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Qualità dell'aria indoor (IAQ)

CONTERSERVICE
Pubblicato da Ministero della Salute in Aria pulita · Giovedì 29 Ott 2020
Tags: Ariaindoor;inquinamento
La qualità dell’aria indoor (Indoor Air Quality-IAQ) si riferisce all’aria interna che si respira negli ambienti confinati, quali:
  • abitazioni
  • uffici pubblici e privati
  • strutture comunitarie (ospedali, scuole, uffici, caserme, alberghi, banche)
  • ambienti destinati ad attività ricreative e sociali (cinema, bar, ristoranti, negozi, strutture sportive)
  • mezzi di trasporto pubblici e/o privati (auto, treno, aereo, nave, etc).
Gli  ambienti di tipo industriale non rientrano nella definizione di  ambienti confinati (o indoor) in quanto la qualità dell’aria interna è  strettamente correlata al tipo di attività produttiva svolta ed è sottoposta a controlli e leggi specifiche.
L’aria indoor proviene  dall’aria atmosferica esterna (outdoor) ed entra negli ambienti  confinati attraverso la ventilazione (naturale e/o artificiale).
Negli  ambienti chiusi o semichiusi l'ossigeno presente nell’aria (interna)  viene gradatamente consumato, mentre con la respirazione e la  traspirazione umana sono immessi nell’aria alcuni componenti quali:  vapore acqueo, anidride carbonica (CO2) e diverse sostanze organiche.
In  assenza di adeguata ventilazione, la qualità dell’aria interna tende ad  alterarsi, come conseguenza della presenza e dell’accumulo di sostanze  inquinanti: sostanze con caratteristiche tali da modificare la normale  composizione o stato fisico dell’aria e alterarne la salubrità (aria  viziata). L’"aria viziata" si riconosce istintivamente con l'odorato.  L’aria pulita invece non ha odore e non è percepita dagli occupanti.
Con  la ventilazione è possibile rinnovare l’aria viziata di un ambiente,  sostituendola con aria più pulita e diluire la concentrazione delle  sostanze nocive prodotte da fonti interne; inoltre è possibile eliminare  anche il vapore acqueo in eccesso. La ventilazione degli ambienti  svolge quindi un ruolo importante nel garantire una buona qualità  dell’aria interna e l’umidità relativa (o grado igrometrico) fornisce  indicazioni utili sulla ventilazione di un ambiente.
Negli edifici caratterizzati da ventilazione naturale,  l’aria esterna penetra attraverso aperture esistenti nell’involucro  edilizio, come giunti o crepe nei muri, interstizi attorno agli infissi  (infiltrazione) e attraverso l’apertura di porte e finestre. L’aria  esterna può essere introdotta in un ambiente chiuso attraverso i sistemi  di ventilazione meccanica (o forzata) che possono svolgere anche le  funzione di riscaldare o raffreddare l’aria interna, a seconda della  stagione (sistemi di termoventilazione).
(Ministero della Salute, 16 dicembre 2015)


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